AL POPOLO ITALIANO FUTURO Da voi, o generosi e liberi Italiani, spero che mi verrà perdonato l'oltraggio che io stava innocentemente facendo ai vostri avi, o bisavi, nell'attentarmi di presentar loro due Bruti; tragedie, nelle quali, invece di donne, interlocutore e attore, fra molti altissimi personaggi, era il popolo. e intel Ben sento anch'io, quanto era grave l'offesa, di attribuire e lingua, e mano, letto, a chi (per essersi interamente scordato d'aver avuto questi tre doni dalla natura) credeva impossibile quasi, che altri fosse per riacquistarli giammai. R Ma, se le mie parole esser den seme, « Che frutti onore a chi da morte io desto; io mi lusingo che da voi mi sarà forse retribuita giustizia, e non scevra di qualche laude. Così pure ho certezza, che se dai vostri bisavi mi veniva di ciò dato biasimo, non potea egli però essere scevro del tutto di stima: perchè tutti non poteano mai odiare o sprezzare colui, che nessuno individuo odiava ; e che manifestamente sforzava si (per quanto era in lui) di giovare a tutti, od ai più. Parigi, 17 Gennajo, 1789. VITTORIO ALFIERI. |