Opere, Volume 4N. Carli e G. Ricci, 1814 |
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... mano ; Sebben quei velli istessi , Ch'ella teme e disprezza , Fan tutto il pregio mio , la mia bellezza . Mira il monte , e vedi come Alza al ciel le verdi chiome : Fan quei tronchi , e quelle foglie Il miglior di sua belta . Come a te ...
... mano ; Sebben quei velli istessi , Ch'ella teme e disprezza , Fan tutto il pregio mio , la mia bellezza . Mira il monte , e vedi come Alza al ciel le verdi chiome : Fan quei tronchi , e quelle foglie Il miglior di sua belta . Come a te ...
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... , e non t'arresta Delle fere omicide il dente , e l'ira ? Am . Benchè fanciullo sia , Questa tenera mano Un dardo ancor non ha scoccato invano . Ben della mia possanza Darti sicuro pegno Con l'opre più 22 L'ENDIMIONE.
... , e non t'arresta Delle fere omicide il dente , e l'ira ? Am . Benchè fanciullo sia , Questa tenera mano Un dardo ancor non ha scoccato invano . Ben della mia possanza Darti sicuro pegno Con l'opre più 22 L'ENDIMIONE.
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... mano oggi mi dai , Non mi tradir , non mi lasciar giammai . Dia . lo lasciarti , io tradirti ? Per te medesmo il giuro , O de ' conforti miei dolce tormento , O de ' tormenti miei dolce conforto . Sempre , qual più ti piace , A te sarò ...
... mano oggi mi dai , Non mi tradir , non mi lasciar giammai . Dia . lo lasciarti , io tradirti ? Per te medesmo il giuro , O de ' conforti miei dolce tormento , O de ' tormenti miei dolce conforto . Sempre , qual più ti piace , A te sarò ...
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... mano ancor la vita . End . Oh Dio ! Senza speranza Tu mi tormenti , o Nice , ad altro nodo Pena quest ' alma avvinta ; Non posso amarti , e non ti voglio estinta . Nice . Ascolta , ingrato , ascolta , Se può chieder di meno Un'amante ...
... mano ancor la vita . End . Oh Dio ! Senza speranza Tu mi tormenti , o Nice , ad altro nodo Pena quest ' alma avvinta ; Non posso amarti , e non ti voglio estinta . Nice . Ascolta , ingrato , ascolta , Se può chieder di meno Un'amante ...
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... mano . Deponi , allor gli dissi , Felice belva , il tuo natio furore ; Della bella Licori esser tu dei , Se non sprezza Licori i doni miei . Lic . Felice preda , e per me cara ! Intanto Questo da me tu prendi Di bianchi gelsomini ...
... mano . Deponi , allor gli dissi , Felice belva , il tuo natio furore ; Della bella Licori esser tu dei , Se non sprezza Licori i doni miei . Lic . Felice preda , e per me cara ! Intanto Questo da me tu prendi Di bianchi gelsomini ...
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affetti alcun alfin allora alma altrui amante amor antichi ARCIDUCHESSA Arist Aristotile arte Asteria Atal Atalanta Aten Atenaide Attori Augusta avea azioni bella canto Capitolo ch'io Ciel ciglio Climene commedia convien cotesta credo d'Orazio Dacier dice diletto dolce Dramma Drammatici Edipo Egle Endimione Epico Eschilo Euripide favola felice ferita fuggi Giove Glauce Greci Iliade Imen Imeneo imitazione istesso l'alma l'onde labbro lascia Licori lieto luogo medesimo Medoro mente musica Nice Nume Odissea Oh Dio Omero Orazio pace Palemone parlar parole passi periglio petto piacer Poema Poema Epico poesia Poeta Poetica possa Pulcheria quid quod ragione rappresentazione rende scena sdegno sentenza sento Sofocle Soggetto sospirar spettatori spiega strali teatro Teod Teodosio Tespi timor Tirs Tragedia tragico troppo trova veggo verisimile versi visibile vuol γὰρ δὲ ἐν καὶ τὸ τῶν
Popular passages
Page 290 - Da tutto ciò convincentemente si deduce che l'imitatore non essendo copista, né aspirando perciò ad ingannare alcuno, non si obbliga a conservar nelle sue imitazioni tutte indistintamente le circostanze del vero; ma solamente quelle che la sua industria può giungere a comunicare alla materia in cui si è impegnato di farle, senza mai però abbandonarla o nasconderla. E che per necessaria conseguenza è assioma assai difettoso ed equivoco il dir seccamente (come ogni giorno si dice) che l'imitatore...
Page 198 - Si veneror stultus nihil horum : " 0 si angulus ille Proximus accedat qui nunc denormat agellum ! 0 si urnam argenti fors quae mihi monstret, ut illi Thesauro invento qui mercenarius agrum Illum ipsum mercatus aravit, dives amico Hercule...
Page 398 - Il popolo è per l'ordinario il men corrotto d' ogni altro giudice . Non seduce il suo giudizio rivalità d'ingegno, non ostinazione di scuola, non confusione d'inutili, di falsi, di male intesi o male applicati precetti, non voglia di far pompa d' erudizione , non malignità contro i moderni , mascherata d'idolatria per gli antichi, nè alcun altro de' tanti velenosi aflètti del cuore umano , fomentati , anzi bene spesso prodotti dalla dottrina , quando non giunge ad esser sapienza.
Page 398 - ... fomentati , anzi bene spesso prodotti dalla dottrina , quando non giunge ad esser sapienza. Legge ed ascolta il popolo i poeti unicamente per dilettarsi : non se ne compiace se non quando sente commoversi ; e, benché s'inganni il più delle volte, quando pretende di spiegar le cagioni del suo compiacimento , non s'inganna perciò in lui giammai la natura , quando si risente ali' efficacia de' non conosciuti impulsi che l
Page 322 - Cartagine, in un altro la cena, nel terzo la caccia, nel quarto gl'inutili sforzi della regina per non essere abbandonata, e finalmente nell'ultimo la disperata sua morte ; perché sarebbe mai degno di biasimo un poeta che presentasse a" suoi spettatori successivamente in diversi gruppi, come in diversi quadri, le diverse azioni, senza le quali non sarebbe verisimile la principale? Ogni nuovo quadro, essendo circoscritto e distinto, senza violare qualunque più sofistica regola, può supporre altro...