Ricerche su' Bruzī |
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adottato allora altre antichi armate avea avendo aver avvenimenti barbari battaglia bisogno Bruzî Bruzio Calabria campo capo Carlo Magno cause Chiesa cittā cittadini civile colla comune conquista consigli Costantino culto dacchč dato dicemmo dinastia dire dritto duca Duchi erano essendo famiglie fece fede fermo figli forte forza Francia furono generale gloria Goti governo gran grande grandi Greci guerra Impero inter istoria Italia Italiani l'Impero lasciando Lega leggi lettere liberi Longobardi Lucani mali mano mare mente mezzi morale morire morte Napoli natura nazione nome nuovo Onorio opere ordine origine osserva pace padri passare patria perdita politica Pontefice popoli porto potere Principe propria provincie pruove pubblica quei Reggio regioni regno republica Ricerche ricorda riuniti Romani Santo secolo sede Senato sentimenti servi Sicilia sistema spirito stabilire tenere Teodorico terre trattato trono vedere vero Vescovi vinti virtų vittoria zione
Popular passages
Page 136 - ... morti, e la pietā dell'arse cittā. Lā, pendenti dal labbro materno 50 vedi i figli che imparano intenti a distinguer con nomi di scherno quei che andranno ad uccidere un dė; qui le donne alle veglie lucenti de' monili far pompa e de' cinti, Ģ che alle donne diserte de' vinti il marito o l'amante rapė.
Page 85 - D'ambo i lati calpesto rimbomba Da cavalli e da fanti il terren. Quinci' spunta per l'aria un vessillo; Quindi' un altro s'avanza spiegato: Ecco appare un drappello schierato; Ecco un altro che incontro gli vien. Giā di mezzo sparito č il terreno'; Giā le spade rispingon le spade; L'un dell'altro le immerge nel seno; Gronda il sangue; raddoppia il ferir. - Chi son essi? Alle belle contrade Qual ne venne straniero a far guerra "? Qual č quei che ha giurato la terra Dove nacque far salva, o morir"?
Page 85 - D'una terra son tutti: un linguaggio" Parlan tutti: fratelli li dice Lo straniero: il comune lignaggio" A ognun d'essi dal volto traspar. Questa terra fu a tutti nudrice ", Questa terra di sangue ora intrisa, Che natura dall'altre ha divisa, E ricinta" con l'alpe e col mar. - Ahi! Qual d'essi il sacrilego brando" Trasse il primo il fratello a ferire? Oh terrori Del conflitto esecrando
Page 136 - Siete deboli e pochi? Ma per questo a sfidarvi ei discende; e voglioso a quei campi v'attende dove il vostro fratello perė. Tu che angusta a...
Page 108 - Cosė dunque salite in onor le ricchezze, e procacciando esse gloria, potenza ed impero, s'intorpidė la virtų; la povertā riputata venne ignominia; la innocenza rimprovero. Quindi e lusso e cupidigia e superbia invasero i giovani, che al rapire, allo scialacquare si diedero; al non curare le proprie, all' invidiare le altrui facoltā; sfrenatamente la vergogna, la pudicizia, le umane e le divine leggi sprezzando.
Page 167 - Alpi non vedrei torrenti Scender d'armati, e del tuo sangue tinta Bever l' onda del Po gallici armenti. Nč te vedrei del non tuo ferro cinta Pugnar col braccio di straniere genti, Per servir sempre o vincitrice o vinta.
Page 136 - Gių dal cerchio dell'alpi frattanto Lo straniero gli sguardi rivolve; Vede i forti che mordon la polve, E li conta con gioia crudel.
Page 117 - Udite! Quei forti che tengono il campo, Che ai vostri tiranni precludon lo scampo, Son giunti da lunge, per aspri sentier: Sospeser le gioie dei prandi festosi, Assursero in fretta dai blandi riposi, Chiamati repente da squillo guerrier.
Page 170 - L' un popolo e l' altro sul collo vi sta. Dividono i servi, dividon gli armenti : Si posano insieme sui campi cruenti D' un volgo disperso che nome non ha.
Page 136 - I fratelli hanno ucciso i fratelli : Questa orrenda novella vi do. Odo intorno festevoli gridi ; S' orna il tempio, e risuona del canto ; Giā s' innalzan dai cuori omicidi Grazie ed inni che abbomina il ciel.