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Se tutte le scoperte delle grandi verità sono state dai coetanei avversate, non è maraviglia se anche a di nostri trovano opposizione le dottrine del Sommo HahneEgli applaudito e famoso allorchè non conosceva altra via che quella comune di medicare, fu perseguitato

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vilipeso dopo le sue sublimi mediche scoperte, e gli eroici suoi sperimenti, che portarono alla medicina un'era novella, togliendola dal massimo avvilimento, ove i medici sistemi aveanla tradotta. I brillanti e sorprendenti risultati però`delle sue dottrine gli procurarono un, 3 pieno trion= fo; tal che nessun novatore in medicina al termine di sua vita mortale è stato cosi glorioso ed onorato come lui. Quanto è avvenuto al sommo maestro e per presagio di ciò che deve avvenire delle sue dottrine. Pero, come Voi o Sig. Duca ben conoscete, queste incontrano sempre delle opposizioni, le quali perchè ingiuste ed inagionevoli, essendo dettate da spirito di parte e d'interesse, debbono essere superate. Una recente prova ministra l'Anonimo Professore autore della Autiomiopatia,

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240745

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cui Voi avete già nobilmente risposto. Pur tuttavia siccome in quello scritto viene vilipeso lo stesso Hahnemann unitamente a tutt'i suoi seguaci, e vengono e vengono ivi negate le di lui dottrine come i suoi esperimenti, il decoro nostro, e quello della scienza esige riparazione anche per parte nostra, affinchè rendansi più cauti tutti coloro che ardiscono prendere a scherno la verità ed i suoi cultori. Cale è il duplice scopo di questa risposta che a Voi o Sig. Duca, che intelligente ed erudito di mente, come benigno e cortese siete di cuore, io dedico; anche perchè nella Vostra elevata posizione sociale Vi dia sempre piùù ragione e fermezza difendere e propagare le dottrine mediche di Hahnemann, le quali quanto utile possano arrecare all'uman genere Voi gia pienamente conoscete. Accettate Vi go questo tenue pegno della alta stima, e profonda razione che Vi prosesso dichiarandomi

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Della Eccellenza Vostra

Umilissimo e Devotissimo Servitore

FRANCESCO P. LADELCI

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Veritas odium parit,

È

stato pubblicato quì in Roma un fascicolo col titolo « DUE PAROLE INTORNO ALLA TERAPEUTICA ALLOPATICA » nel quale trovansi riportate testualmente alcune autorità di medici scrittori che deplorano l'insufficenza della medica scienza, ed il danno che nelle mani dei più arreca la medicina per la mancanza di principî fondamentali che una vera scienza costituiscono. Queste autorità sono estratte, unitamente ad alcuni argomenti comprovanti la validità delle dosi imponderabili dei medicamenti usati dagli Annemanniani, dall' Opera di S. E. il Maresciallo Duca di Saldanha Ambasciadore del Portogallo in Roma, la quale ha per titolo « STATO DELLA MEDICINA NEL 1858 » Opera erudita e filantropica, che l'illustre Scrittore pubblicò in riconoscenza verso le dottrine di Hahnemann che aveanlo liberato da gravissima infermità. In risposta a tale scritto usciva per le stampe un Opuscolo col titolo « ANTIOMIOPATIA OSSIA ANTIDOTO CONTRO L'OPUSCOLO INTITOLATO «DUE PAROLE EC.» DISCORSO DI PROFESSORE ANONIMO, PUBBLICATO PER CURA DEL D.' E. CORDESCHI MEDICO ASSISTENTE NEGLI OSPEDALI DI ROMA. Il D.' Cordeschi dice ai lettori « spero che ammirerete in lui (il professore anonimo) la soverchia modestia, e quanto a me noterete il buon volere di contribuire in qualche

modo al pubblico vantaggio ». Noi siamo ben grati al prelodato Dottore (ed in questo senso certamente egli contribuisce al publico vantaggio) giacchè ci porge così novella occasione di convalidare cogli scritti le incontrastabili verità delle dottrine del sommo Hahnemann, dimostrando non solo che il Professore Anonimo è tutt' altro che soverchiamente modesto; ma ancora che lo scritto di lui è affatto inetto a indebolire menomamente gli incrollabili argomenti che le dette dottrine sostengono. L'insolente disprezzo che l' Opponente fa di Hahnemann tacciandolo di bugiardo e di visionario, e delle dottrine di lui negandone i principî; il dichiarare già cadavere l' Omiopatia, dopo settanta e più anni di vita ogni dì più rigogliosa, dimostrano evidentemente l'assurdità del suo assunto, sapendo ciascuno che « qui nimis probat, nihil probat». Inoltre l'ingiusta accusa che l' Anonimo Professore infigge al nobile Duca di Saldanha di antilogico, il rancore con cui calunnia gli Annemanniani col titolo d'idioti nelle belle lettere, nelle scienze filosofiche, e mediche, lo scherno con cui gl'insulta chiamandoli dissennati, tolgono ogni autorità al giudizio emesso dall' Opponente sopra una questione che evidentemente non conosce, e di cui si dimostra prevenuto ed interessato in contrario, giacchè come sentenziò già Orazio (sat. 2 lib. 2.) Male verum examinat omnis corruptus judex.

Credo che l'anzidetto sarebbe già tutto quello che lo scritto potrebbe in risposta meritare; ma perchè ognuno conosca quale sia il reale pregio delle scoperte di Hahnemann, e quanto ingiuste ed irragionevoli siano le opposizioni che a queste si fanno, io mi accingo a commentarlo almeno nei passi più rimarchevoli, e che più direttamente interessano i principî della scienza, dal che verrà manifesto essere sommamente commendevoli tutti coloro, che come il nobile Duca di Saldanha si adoperano a diffondere la vera benefica medicina, quale è l' Omiopatia, che sicuramente costituisce la più grande ed utile scoperta, che onori la nostra epoca.

Incomincia l'Anonimo Professore a giustificarsi del titolo dato al suo opuscolo di antidoto; perchè dice che lo scritto dell'avversario contiene il più fiero tossico. Il vero antidoto per

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