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m. e. Sagredo dopo la lettura dell' atto verbale della precedente adunanza dice a proposito della scrittura del m. e. Venanzio sulla eloquenza estemporanea, esservi già a questo scopo un'Accademia in Padova presieduta dal prof. Tolomei, e doversene fare avvertito il collega nostro che nella propria memoria mostra di non conoscerla. Il m. e. Cavalli risponde: quella non essere Accademia di eloquenza estemporanea, ma di pratico esercizio di diritto criminale.

Il Sagredo soggiunge venirne di conseguenza un esercizio di eloquenza estemporanea. Il Cavalli oppone essere precipuo scopo di quelle riunioni la retta interpretazione del Codice criminale. Riflette il

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m. e. Namias avere il Venanzio nel suo lavoro mostrato la necessità di esercizio e regolare istruzione per l'eloquenza estemporanea in guisa che se anche le adunanze dal Sagredo significate potessero in qualche parte sopperire al primo, mancherebbe ogni istituzione per la seconda.

Aggiunge il m. e. Turazza: l' Accademia soprac

cennata essere una pratica statuita dal Ministero, soltanto per esercizio degli avvocati. Conchiude il Sagredo che fece parola di tale istituzione, qualunque sia la sfera della sua attività, al fine di renderne consapevole il collega Venanzio.

I m. e. Berti e Namias presentano le consuete loro relazioni per agosto e settembre 1864, che saranno pubblicate nelle successive dispense.

II m. e. Santini presenta le Ricerche astronomiche del dott. Jacopo Michez sulle Perturbazioni prodotte dalle attrazioni di Giove, Saturno, Terra e Venere negli elementi ellittici della cometa di breve periodo appellata di Biela dal suo passaggio al perielio nel 1859, al prossimo suo ritorno nel 1866.

È questa la prima volta, illustri accademici, ch' io mi accingo a parlarvi dei movimenti della cometa di Biela; cometa tanto interessante per la durata del suo periodo, per la posizione della sua orbita rapporto quella della terra, e per il singolare fenomeno (presentato nella sua apparizione del 1846) dell' apparente divisione del suo nucleo, in due nuclei distinti.

Sulla storia di quest' astro, osservato per la prima volta da Montaigne l'8 marzo 1772, e riconosciuto periodico nel 1826 dai Biela e Gambart, come pure sul fatto dell'apparente divisione del suo nucleo in due nuclei distinti, ebbe occasione di occuparsi l'illustre astronomo cav. Giovanni Santini in varj suoi interessantissimi lavori, inseriti negli Atti della accademia di Padova. Non è qui dunque mio scopo parlare su fale argomento, come non lo è di dire sulla

probabilità che la sua orbita possa intersecare quella della terra e dell' altra cometa a breve periodo di Encke, alle quali due orbite passa molto vicino, e la cui rispettiva distanza può benissimo esser aumentala, diminuita ed anche resa nulla, per effetto delle perturbazioni planetarie: io ho tentato invece di tener dietro a' suoi movimenti, dall'epoca dell' ultimo suo passaggio al perielio, allo scopo di poter apparecchiare una effemeride che servir potesse di scorta alle ricerche degli Osservatori nel prossimo suo ritorno; tanto più che questa cometa, per la sua piccolezza, non può esser veduta ad occhio nudo che in casi speciali.

Incoraggiato ad intraprendere tale lavoro lo fui dall' onorevole mio superiore com. Giovanni Santini, il quale anzi mi ha gentilmente somministrati i dati di partenza ; mi ha cioè offerti gli elementi da lui ottenuti pel passaggio al perielio nel 1852, la discussione di tre osservazioni, ridotte dal sig. Arrest, per correggerne l'epoca del passaggio al perielio, e finalmente i risultati ottenuti per l'azione perturbatrice di Giove dal 1852 al 1859. A questi dati io aggiunsi le variazioni per la perturbazione di Saturno in quello stesso intervallo, ed ottenni i seguenti elementi ellittici, che mi servirono di base alle ulteriori ricerche.

7=1436,5931 dell' anno 1859 T. m. di Berlino
π= 109.34'. 5,9 )

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dall' Eq. medio 23 maggio 1859

Durata della rivoluzione in questa ellisse T=24366,5184. Da questi elementi dedussi i seguenti numeri costanti, servibili al calcolo delle funzioni ellittiche della cometa, i cui

valori si trovano registrati nella tavola I. per un dato grado di anomalia media:

log senologe 9,8771455

log R" senologe"

log √ Za sen(45° +

log V2a cos(45° +

L'anomalia eccentrica

1

Φ

=

5,1915706

2

)

=logA=0,3966900

1

) =

www

Φ logB

:9,9705371

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и si ottiene data l' anomalia media % dalla formula z"-u"-e"sen.u; finalmente l'anomalia vera v; il raggio vettore r e le coordinate eliocentriche della cometa, prendendo l'asse maggiore per asse della XC assunte positive verso il perielio; si ottengono dalle seguenti equazioni :

[merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][ocr errors][merged small]

Il metodo, di cui mi sono servito nel calcolo delle variazioni degli elementi per l'azione perturbatrice dei pianeti, è quello stesso tenuto dal soprannominato prof. Santini nelle precedenti sue interessantissime ricerche sul movimento di questa stessa cometa; metodo cui ora mi prendo libertà di succintamente riportare.

vi

Scelto per piano fondamentale il piano dell' orbita rappresentata dai sopra riferiti elementi, si indichi con z; u; r; x; yle, anomalia media, eccentrica, vera, il raggio vettore e le coordinate eliocentriche della cometa ; in oltre con le stesse lettere accompagnate da un apice le analoghe quantità pel pianeta perturbatore: sia l'elevazione di questo, sul piano fondamentale, e ρ la sua distanza lineare dalla cometa

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Se E rappresenta l' ecclittica, y la posizione dell'equinozio; rLQ, r'LM le sezioni rispettive, nella sfera celeste, del piano fondamentale e del piano dell' orbita del pianeta; P; P' le posizioni dei perielii; N; N' quelle dei nodi; e si prendono gli archi Nr Ny; Nr'=N'y

avremo:

Posto

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Lr=7; Lr=7' e l'angolo in L eguale a λ sarà evidentemente

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e ponendo per semplicità 7--= ↓ ; π-w= ↓ la trigonometria sferica per la risoluzione del triangolo LNN' porge le seguenti equazioni:

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