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L' epigrafe accenna alle continue guarigioni in tal guisa operate da S. Michele.

S. MICHAEL.IN. COENOBIUM. PINTIAE. VACCAEORUM MULTOS.AEGROTOS. AD.JANUAM. EUM. EXPECTANTES SALUTIFERA. PRECATIONE. ADHIBITA

MANIBUSQUE. IMPOSITIS. CONTINUO. SANAT

La dodicesima lunetta ci pone sott' occhio una scena animatissima: un ove naviglio sono accolti quattro religiosi presso a naufragare. Erano tre dei nostri santi martiri, Pierbattista commissario, Francesco da s. Michele e Gonzalvo Garzia; il quarto era il P. Bartolomeo Ruiz, che dal governatore delle Filippine erano inviati ambasciadori a Taicosama imperatore del Giappone. Entrati in mare si suscitò fiera tempesta, e si vede la veneranda figura di s. Pierbattista imporre alle onde in nome di Dio di quietare. Il dipinto fu con molta vivezza di tinte condotto dal sig. Sozzi.

Sotto si legge:

MARIS. UNDAS. DIRA. PROCELLA. COMMOTAS
S. PETRUS. BAPTISTA. SIGNO. CRUCIS
ILLICO. IN. TRANQUILLUM. CONFERT

Segue la tredicesima lunetta, pregevole lavoro del signor Cesare Coghetti, che ritrasse il miracolo ricevuto da Elisabetta Rodriguez, di guarire incontanente da uno scirro che le si era formate alla mammella, al semplice tocco di una reliquia di S. Michele:

Ha l'iscrizione: C.A.T.CLXII

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S. MICHAELIS. LIPSANIS. ADMOTIS. ILLICO. CONVALESCIT

La quattordicesima ed ultima lunetta è dipinta dal signor Dies con effetto. Si veggono sopra un carro condotti al pubblico vitupero per Meaco i tre martiri gesuiti, e S. Paolo Michi che di là predica all' affollata moltitudine.

L' epigrafe ricorda un tal fatto con le seguenti parole:

S. PAULUS. MICHI. PLAUSTRO. AD. IGNOMINIAM. IMPOSITUS IN. FORO. MEACENSI AD. CONFERTAM. MULTITUDINEM PRO. CHRISTIANA RELIGIONE. VERBA. FACIT.

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V. CONTI.

Sugli animali fossili che precedettero l' uomo nell'Italia centrale. Discorso detto alla pontificia accademia tiberina da Giuseppe Ponzi professore di anatomia e fisiologia comparata nell' università

romana.

La più potente manifestazione della natura divina

è certamente quella tendenza dell'anima urana, che senza posa la sospinge alla investigazione dell'origine delle cose, e di ricerca in ricerca prestamente la solleva alle regioni del soprannaturale. I miti e le superstiziose tradizioni dei selvaggi, i libri misteriosi dalle nazioni che vantano la più antica civilizzazione, e le leggende delle più moderne, sono documenti di quest' aspirazione di tutte le genti a rimontare alla più alta antichità, per iscoprirvi la loro origine. I Vedas degl' indiani, creduti opera dello stesso Brama, i frammenti ehe ci restano delle nazioni egizia e caldea, lo Chouking dei cinesi, ancor esso creduto redatto dallo stesso Coufucio sui frammenti di opere anteriori, il Pentateuco dettato da Mosè agli ebrei, i geroglifici messicani e tante altre opere di più recente data, sono altrettante prove manifeste di una tal verità.

Ma lo stile, le superstizioni, e le fittizie allegorie, di cui sono avvolte a seconda delle condizioni dei popoli, rendono quelle scritture così incerte e confuse da considerarle piuttosto quali astratte poe

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