Delle odi di Q. Orazio Flacco, Volume 1Dalla stamperia reale, 1820 |
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... vertere posset . Hor . Epl . 1. 1. 2. v . 164 . Ludentis speciem dabit , et torquebitur . Id . Epl . 2. 1. 2. v . 124 . R IN NAPOLI DALLA STAMPERIA REALE . 1820 . : PROEM I O. LLA mia versione poetica delle Ode R ...
... vertere posset . Hor . Epl . 1. 1. 2. v . 164 . Ludentis speciem dabit , et torquebitur . Id . Epl . 2. 1. 2. v . 124 . R IN NAPOLI DALLA STAMPERIA REALE . 1820 . : PROEM I O. LLA mia versione poetica delle Ode R ...
Page i
Tommaso Gargallo. PROEM I O. LLA mia versione poetica delle Ode di ORAZIO FLACCO , già son nove anni , in ermo per le stampe pubblicata , un di- so è premesso , che nè tutto ripetere , tralasciar tutto or mi piace . Che sin 1794 questa ...
Tommaso Gargallo. PROEM I O. LLA mia versione poetica delle Ode di ORAZIO FLACCO , già son nove anni , in ermo per le stampe pubblicata , un di- so è premesso , che nè tutto ripetere , tralasciar tutto or mi piace . Che sin 1794 questa ...
Page xxii
... versione riesce sempre di quello dell ' originale nel- l'esprimersi più diffuso ; tantochè lo stesso laconico , per la sua compressa frase già ri- nomato se a traslatar fedelmente un asia- tico ragionamento si fosse cimentato ; pria di ...
... versione riesce sempre di quello dell ' originale nel- l'esprimersi più diffuso ; tantochè lo stesso laconico , per la sua compressa frase già ri- nomato se a traslatar fedelmente un asia- tico ragionamento si fosse cimentato ; pria di ...
Page xxix
... versione de ' nostri antichi cittadini scrittori , che nel volgar nostro re- candosi , vengon più rinnovati che tradotti . Ma pure questa di bella madre bellissima figliuola , non dissimile a squisito e dilicato frutto , generante in se ...
... versione de ' nostri antichi cittadini scrittori , che nel volgar nostro re- candosi , vengon più rinnovati che tradotti . Ma pure questa di bella madre bellissima figliuola , non dissimile a squisito e dilicato frutto , generante in se ...
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Popular passages
Page lxxxiv - Tu se' solo colui da cui io tolsi Lo bello stile, che m'ha fatto onore.
Page 26 - Larissae percussit campus opimae, Quam domus Albuneae resonantis Et praeceps Anio ac Tiburni lucus et uda Mobilibus pomaria rivis.
Page 4 - Marsus aper plagas. me doctarum hederae praemia frontium dis miscent superis, me gelidum nemus nympharumque leves cum Satyris chori secernunt populo, si neque tibias Euterpe cohibet nee Polyhymnia Lesboum refugit tendere barbiton.
Page clxvii - Come nell'arsa state il tuono s'ode Che di lontano mormorando viene, E col profondo suon di monte in monte Sorge, e la valle e la foresta intorno Muggon del fragoroso alto rimbombo...
Page 40 - Quem virum aut heroa lyra vel acri Tibia sumis celebrare, Clio ? Quem deum ? Cuius recinet iocosa Nomen imago Aut in umbrosis Heliconis oris, 5 Aut super Pindo gelidove in Haemo...
Page 20 - Pyrrha, sub antrof cui flavam religas comam, simplex munditiis? heu quoties fidem mutatosque deos flebit et aspera nigris aequora ventis emirabitur insolens, qui nunc te fruitur credulus aurea; qui semper vacuam, semper amabilem sperat nescius aurae fallacis. miseri, quibus intentata nites ! me tabula sacer votiva paries indicat uvida suspendisse potenti vestimenta maris deo.
Page 72 - Arida nutrix. Pone me pigris ubi nulla campis Arbor aestiva recreatur aura, Quod latus mundi nebulae malusque luppiter urget ; 20 Pone sub curru nimium propinqui Solis in terra domibus negata : Dulce ridentem Lalagen amabo, Dulce loquentem.
Page 10 - Atticis reddas incolumem, precor, et serves animae dimidium meae. illi robur et aes triplex circa pectus erat, qui fragilem truci commisit pelago ratem primus...
Page 48 - O navis, referent in mare te novi fluctus ! o quid agis ? fortiter occupa portum ! nonne vides ut nudum remigio latus et malus celeri saucius Africo 5 antennaeque gemant ac sine funibus vix durare carinae possint imperiosius aequor?
Page 30 - Lydia, die, per omnes Te deos oro, Sybarin cur properes amando Perdere ; cur apricum Oderit campum, patiens pulveris atque solis ? Cur neque...