Delle odi di Q. Orazio Flacco, Volume 1Dalla stamperia reale, 1820 |
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Page xiv
... forme di esprimersi il condusse , partico- lar giro di locuzioni , e sin vocaboli di no- vel conio adoperando . Il cimento era pur nuovo ad ORAZIO ed alla lingua consolare ; e quindi siccome ogni novello sistema in fi- losofia , ogni ...
... forme di esprimersi il condusse , partico- lar giro di locuzioni , e sin vocaboli di no- vel conio adoperando . Il cimento era pur nuovo ad ORAZIO ed alla lingua consolare ; e quindi siccome ogni novello sistema in fi- losofia , ogni ...
Page xxiv
... forme vi aggiunsero , e'l greco ardire ; tantochè e per traslati e per vocaboli d'osca derivazione , ma con benigno posliminio dal numero sa- turnio , dal carme saliare , dalle dodici ta- vole , dalle vetuste alleanze co ' Gabi , e co ...
... forme vi aggiunsero , e'l greco ardire ; tantochè e per traslati e per vocaboli d'osca derivazione , ma con benigno posliminio dal numero sa- turnio , dal carme saliare , dalle dodici ta- vole , dalle vetuste alleanze co ' Gabi , e co ...
Page xxvi
... ' uomo in quel giorno stesso , che lo fa servo . Tutto dunque riducesi a saper la fe- deltà alle libere e natie forme del cangiato idioma per tal modo attemperare , che non come ritratto in muta tela , o in freddo mar- ( XXVI )
... ' uomo in quel giorno stesso , che lo fa servo . Tutto dunque riducesi a saper la fe- deltà alle libere e natie forme del cangiato idioma per tal modo attemperare , che non come ritratto in muta tela , o in freddo mar- ( XXVI )
Page xxxii
... forme si è rivestita , pur nell ' oratorio ge- nere e nel lirico tanta forza non ha per ancor riunito , da poter que ' due valentissimi atleti pareggiare ? Io tengo che ancor maggiore nella scala poetica de ' latini e de ' nostri la ...
... forme si è rivestita , pur nell ' oratorio ge- nere e nel lirico tanta forza non ha per ancor riunito , da poter que ' due valentissimi atleti pareggiare ? Io tengo che ancor maggiore nella scala poetica de ' latini e de ' nostri la ...
Page xxxvi
... - glior senno a provveder che accrescansi le sue dovizie e si conservino le belle forme di sua divina favella , delle insorte dispute nobilissimo obbietto . Strano dee sembrar certamente il fissa- re , quasi colonne ( XXXVI )
... - glior senno a provveder che accrescansi le sue dovizie e si conservino le belle forme di sua divina favella , delle insorte dispute nobilissimo obbietto . Strano dee sembrar certamente il fissa- re , quasi colonne ( XXXVI )
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Popular passages
Page lxxxiv - Tu se' solo colui da cui io tolsi Lo bello stile, che m'ha fatto onore.
Page 26 - Larissae percussit campus opimae, Quam domus Albuneae resonantis Et praeceps Anio ac Tiburni lucus et uda Mobilibus pomaria rivis.
Page 4 - Marsus aper plagas. me doctarum hederae praemia frontium dis miscent superis, me gelidum nemus nympharumque leves cum Satyris chori secernunt populo, si neque tibias Euterpe cohibet nee Polyhymnia Lesboum refugit tendere barbiton.
Page clxvii - Come nell'arsa state il tuono s'ode Che di lontano mormorando viene, E col profondo suon di monte in monte Sorge, e la valle e la foresta intorno Muggon del fragoroso alto rimbombo...
Page 40 - Quem virum aut heroa lyra vel acri Tibia sumis celebrare, Clio ? Quem deum ? Cuius recinet iocosa Nomen imago Aut in umbrosis Heliconis oris, 5 Aut super Pindo gelidove in Haemo...
Page 20 - Pyrrha, sub antrof cui flavam religas comam, simplex munditiis? heu quoties fidem mutatosque deos flebit et aspera nigris aequora ventis emirabitur insolens, qui nunc te fruitur credulus aurea; qui semper vacuam, semper amabilem sperat nescius aurae fallacis. miseri, quibus intentata nites ! me tabula sacer votiva paries indicat uvida suspendisse potenti vestimenta maris deo.
Page 72 - Arida nutrix. Pone me pigris ubi nulla campis Arbor aestiva recreatur aura, Quod latus mundi nebulae malusque luppiter urget ; 20 Pone sub curru nimium propinqui Solis in terra domibus negata : Dulce ridentem Lalagen amabo, Dulce loquentem.
Page 10 - Atticis reddas incolumem, precor, et serves animae dimidium meae. illi robur et aes triplex circa pectus erat, qui fragilem truci commisit pelago ratem primus...
Page 48 - O navis, referent in mare te novi fluctus ! o quid agis ? fortiter occupa portum ! nonne vides ut nudum remigio latus et malus celeri saucius Africo 5 antennaeque gemant ac sine funibus vix durare carinae possint imperiosius aequor?
Page 30 - Lydia, die, per omnes Te deos oro, Sybarin cur properes amando Perdere ; cur apricum Oderit campum, patiens pulveris atque solis ? Cur neque...