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tadini di pari statura; mentre la differenza tra la quota d'accrescimento degli studenti di statura massima e quella dei contadini di pari statura è invece molto piccola. Tra le altre professioni quelle che per l'accrescimento della statura si assomigliano di più ai contadini sono i muratori ed i carrettieri.

I sarti, i calzolai e i barbieri si accostano invece di più agli studenti. È però manifesto che tra i due estremi di statura vi è sempre maggior differenza nel gruppo dei sarti che in quello degli studenti, segno che tra i sarti di piccola statura sono più numerosi quelli il cui accrescimento è ritardato da influenze sfavorevoli di ambiente. Sarebbe invero stato da aspettarsi che nel gruppo sarti, calzolai e barbieri, che ha una statura media inferiore alla media generale, benchè superiore a quella dei contadini, e le cui condizioni di ambiente sono sfavorevolissime allo sviluppo fisico, si presentasse un accrescimento in statura molto più rapido, quasi per vendicarsi dell'arresto subito prima dei venti anni. Forse la statura così bassa dei sarti e calzolai dipende, oltre che dall'influenza dell'ambiente, anche dalla selezione, nel senso cioè che una gran parte di essi sono stati avviati a queste professioni, così poco faticose, appunto perchè la loro piccola corporatura li faceva ritenere meno adatti ad altri mestieri. Questa selezione è probabilmente aggravata dall' ereditarietà.

O forse vi è ancora qui qualche altra influenza che le nostre ricerche non arrivano a scuoprire? Sta il fatto che anche i fabbri ed i falegnami (professioni esercitate, come quella dei sarti, in luoghi chiusi) danno una quota d'accrescimento alquanto minore delle altre.

Checchè ne sia di queste particolarità, sta però ben dimostrato il fatto che le professioni e condizioni sociali, che si trovano in condizioni più favorevoli di ambiente e di alimentazione, hanno nel primo anno di vita militare un accrescimento in statura molto meno rapido di quelle che si trovano in condizioni opposte.

Quanto all'accrescimento del peso, rimane come costante la già notata uniformità dell' accrescimento generale, non però tale da escludere qualche piccola differenza, cosicchè gli studenti sono anche qui quelli che sono cresciuti di meno; e i contadini quelli che crebbero di più.

Dal confronto poi tra le due figure, per quel che riguarda la distanza delle estremità delle colonne dalla linea trasversale indicante

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l'accrescimento medio, non risultano per l'accrescimento del peso le notevoli differenze osservate per la statura. Anzi negli studenti la differenza in accrescimento tra gli individui di peso minimo e quelli di peso massimo (kg. 3,2 kg. 0,8 kg. 2,4) è maggiore che nei contadini (kg. 3,5 — kg. 1,6 = 1,9). Ciò è ben naturale, poichè sappiamo già che gli studenti hanno, proporzionatamente alla loro statura, un peso assai minore dei contadini, i quali hanno anzi un peso proporzionale superiore alla media generale. Quindi gli studenti di peso minimo hanno molto maggior bisogno di crescere in peso degli studenti di peso massimo, e questa differenza tra le due categorie estreme è naturalmente molto maggiore negli studenti che nei contadini.

Riguardo all'accrescimento dal secondo al terzo anno, il raggruppamento che si è dovuto fare in soli tre gruppi di professioni, dei quali due soli significativi, non ci permette di approfondire la nostra analisi. Nel secondo anno le differenze tra le due professioni per così dire antagoniste sono molto minori, anzi affatto nulle per il peso. Per la statura vi è ancora una notevole inferiorità nell'accrescimento degli studenti in confronto con quello delle professioni manuali; ed è naturale, poichè, evidentemente, a queste non è bastato un anno per mettersi in pari col loro fabbisogno di accrescimento.

Se poi confrontiamo l'accrescimento in statura degli studenti con quello dei contadini nelle varie regioni, troviamo manifestamente una grande differenza. Nelle regioni settentrionali, fino alla Toscana inclusiva, l'accrescimento dei contadini può dirsi eguale a quello degli studenti. Ma dalle Marche in giù la differenza è grandissima, di guisa che, mentre per gli studenti si può dire che la quota di accrescimento va diminuendo da nord a sud, per i contadini va invece aumentando.

Che gli studenti delle provincie meridionali abbiano un accrescimento meno rapido dei settentrionali è ben naturale, essendo a sufficienza spiegato dalla maggiore precocità di sviluppo dovuta al clima. Se l'accrescimento dei contadini contrasta invece con questa legge, se i contadini meridionali si accrescono più rapidamente dei settentrionali, ciò dipende da che essi vengono sotto le armi con maggior disavanzo di statura che non i contadini settentrionali, cioè la loro statura effettiva è più distante dalla statura definitiva. Condizioni poco dissimili da quelle dei contadini (facendo astrazione da qualche oscillazione prodotta dalla scarsità delle osservazioni) presentano i

muratori, i carrettieri e il gruppo delle altre professioni; si accostano un poco di più agli studenti i fabbri e i falegnami che i sarti e i calzolai; ma in nessun gruppo è così manifesto come negli studenti la decrescenza della quota dell'accrescimento da nord a sud; segno che in questo gruppo la legge fisiologica non è disturbata dalle influenze dell'ambiente: l'abbondante alimentazione e la vita difesa contro le cattive influenze permettono alla statura di percorrere senza intoppi il suo cammino verso il punto finale.

L'accrescimento del peso è meno caratteristico, per lo sviluppo generale del corpo, di quello della statura, essendo più oscillante e più sensibile ad influenze leggiere e transitorie. Di più l'accrescimento del peso può considerarsi come distinto in due parti, una, cioè, che è portata dall'accrescimento della statura e che quando sta in proporzione coll' aumento della statura stessa, non aggiunge nè toglie nulla al peso proporzionale, o indice ponderale; e una parte esuberante, che sta a rappresentare l'accrescimento netto in peso.

Gli studenti, che al principio del servizio hanno, in tutte le regioni, un peso medio inferiore al normale, hanno invece al principio del secondo anno di servizio militare un peso effettivo superiore al normale (nel solo Piemonte eguale). I contadini poi, che, anche al principio del servizio, hanno un peso superiore (di poche frazioni di kg.) al normale, hanno poi, alla fine del primo anno, un peso anche più forte. Di guisa che, mentre il guadagno fatto dagli studenti nella differenza tra peso effettivo e peso normale, è stato in totale di kg. 1.7, nei contadini è stato invece di kg. 2,1.

Per concludere a proposito di queste ricerche sull'accrescimento, anche a rischio di ripetere cose già dette o risapute, diremo:

1° L'accrescimento della statura è più significativo per lo sviluppo umano che quello del peso, perchè esso fa sempre dei progressi e mai dei regressi (a parte il regresso in statura portato dalla involuzione senile) fino a raggiungere il suo massimo, e perchè segue meglio del peso le leggi fisiologiche, subendo meno le influenze transitorie (malattie, fatiche e disagi temporanei), mentre risente meglio quelle permanenti, come la miseria e l'alimentazione abitualmente insufficiente.

2o La quota di accrescimento in statura, che comincia a diminuire, secondo le ricerche degli autori, dopo la pubertà, continua però

ad essere abbastanza rilevante non solo dal 20° al 21° anno, ma anche dal 21° al 22° d'età, e perfino negli individui di 23 anni e più; tantochè anche per coloro che furono arruolati a 24 anni circa si ha nel secondo anno di servizio, ossia dal 25° al 26° anno di età, un accrescimento medio, forse inapprezzabile all'osservazione individuale, ma pure apprezzabile alla indagine statistica, di millim. 2,3.

3o In ciascuno dei gruppi di età in cui fu divisa la massa dei militari osservati (dalle età inferiori a 20 anni a quelle superiori a 22 anni), l'accrescimento avuto nel secondo anno di servizio è sempre molto inferiore a quello avuto nel primo dal gruppo di età superiore; cioè negli individui arruolati all'età di 20 anni l'accrescimento dal secondo al terzo anno di servizio, cioè dall'età di 21 a quella di 22 anni, è molto minore di quello avuto dagli individui arruolati a 21 anno nel primo anno di servizio, cioè medesimamente dall'età di 21 a quella di 22 e via di seguito. La differenza notevole che vi è in ogni gruppo d'età tra l'accrescimento del primo e quello del secondo anno di servizio dipende soltanto in parte dalla differenza di un anno d'età. Essa è dovuta anche al fatto che una gran parte dei coscritti non hanno lo sviluppo proprio della loro età, ma sono rimasti indietro, tanto per la statura come per il peso, di una certa quantità (variabile secondo la condizione sociale e il luogo di nascita), in causa di condizioni sfavorevoli di ambiente, e specialmente della insufficiente alimentazione. Giunti sotto le armi e sottoposti a un regime igienico e ad una alimentazione, che per la maggioranza almeno dei militari, cioè per quelli appartenenti alle classi povere, devono considerarsi come migliori assai di prima, quelli che sono rimasti indietro avanzano più rapidamente degli altri. Questo rapido guadagno è ancor più evidente nell'accrescimento del peso, il quale nel secondo anno, a confronto di quello avvenuto nel primo anno, è piccolissimo.

4° L'osservazione dell'accrescimento, distinto per gruppi di statura e di peso e per la combinazione di queste misure tra di loro, conferma ancora questa deduzione, poichè gli individui di più bassa statura e quelli di minor peso sono quelli che hanno una quota di accrescimento maggiore.

5° L'accrescimento considerato per regioni dà il risultato generale, contradittorio in apparenza, che le popolazioni meridionali, che per legge fisiologica generale hanno uno sviluppo più precoce,

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